LEM porta l’effetto Hall a nuovi livelli
La riduzione dei consumi energetici passa anche attraverso l’incremento della efficienza in tutta la filiera dell’energia: dai sistemi di generazione a tutte le applicazioni che la utilizzano.
Per raggiungere questo obiettivo servono semiconduttori di potenza sempre più efficienti ma anche la capacità di eseguire misure con maggiore precisione in tutti i passaggi di trasformazione. LEM si è posta l’obiettivo di portare i suoi dispositivi a livelli superiori di accuratezza e precisione.
Gli obiettivi che i laboratori di LEM si erano posti nello sviluppare la nuova serie di trasduttori della serie LF xx10 erano:
- linearità eccellente
- stabilità a lungo termine
- bassissima deriva termica
- risposta anche a frequenze superiori
- basso rumore residuo
- elevata affidabilità
La tecnologia dell’effetto Hall è utilizzata ormai da anni nei trasduttori di corrente ma mentre l’accuratezza, che può andare dall’uno al due percento, può essere considerata sufficiente soffre del grosso inconveniente che le prestazioni non rimangono stabili sui normali intervalli di temperatura in cui questi dispositivi devono operare. Per limitare questi inconvenienti il sensore Hall viene inserito in un anello di reazione chiuso.
Migliorano le prestazioni e non aumentano i costi
Nella nuova generazione si evidenzia come la ‘deriva dell’offset’ sia da quattro a cinque volte migliore, l’accuratezza generale su tutto l’intervallo di temperatura (-40 ÷ +85°C) sia da 2 a 4 volte più elevata e come il tempo di risposta ai transitori si sia dimezzato passando da 1 µs a 0,5 µs.
Un miglioramento quindi significativo che LEM però non farà pagare ai suoi clienti visto che conta di proporre questa nuova serie allo stesso identico prezzo della serie precedente, la LF xx05, con cui è completamente compatibile.
Scarica l’articolo tecnico completo pubblicato su A&V Elettronica 8/2014.